lunedì 16 maggio 2011

I social networks..e una postilla.

E' da un po' che ho in mente di fare un breve post sui social networks. Breve, non mi dilungherò troppo né su uno né sull'altro, una sorta di insieme di commenti. Facendo un resoconto ho notato che sono iscritta a parecchi di questi. Non è che sono una chiaccherona con un miliardo di interessi e con un sacco di amici, anzi. :D Però nel tempo man mano che navigo si sono accumulate le iscrizioni. Hmm..




Facebook: IL social network, si sa. Sinceramente a me piace, non è fra i miei preferiti però se lo si usa con interesse - nel senso che se si trovano le pagine giuste, per dire, o comunque si seguono persone a cui sei veramente legato e non una massa di sconosciuti (che cavolo ti servono 200 amici, quando magari solo una decina di questi sono quelli che chiameresti tali) -  è una buona risorsa e un buon passatempo. Teoricamente non dovrei parlare, visto che anche io di amici su facebook ne ho parecchi. Apprezziamo l'onestà! Proprio ieri ho cercato di dare una ripulita alla mia lista, qualcuno se n'è andato via (anche perché vedere la bacheca tempestata da messaggi sgrammaticati e patetici cominciava a darmi fastidio) e altri..a pensarci non mi andava di rimuoverli. Fra amici del livejournal, compagni delle medie e altro, ne sono rimasti..hm, tanti.

Twitter: Twitter, hm. Prima domanda che mi viene in mente: ma perché tutte le ragazze di Twitter, o quasi,  sono fans dei Jonas? Perché?! Ora, non critico nessuno per questo, ma wtf?! A me i Jonas non piacciono, anzi, trovo la loro musica banale e noiosa, però son gusti. Allargandosi a tutta la schiera giovanile di Twitter, si trovano tutti gli idoli dei teenager eh. La Swift, la Lovato (che antipatia, che antipatia), la Gomez etc. Seriously? La minnoranza che si distacca da queste correnti è davvero striminzita. Passiamo oltre, vabbè. Altra nota dolente: inserirsi in Twitter. Per la serie sì, ma che dico adesso? Altri utenti che sembrano trovare qualcosa da dire ad ogni minuto che passa, anche cretinate, e tu là che ti chiedi se devi dubitare di avere una vita interessante - io non ne dubito. :D io sono sicura di non avere una vita interessante -.

Tumblr: il caro Tumblr, ahh. Fra i preferiti. La tumblrite comincia così: entri in questo fantastico sito, curiosa ti iscrivi, cominci a postare e rebloggare, e pom. Ci sei dentro, inutile fuggire. Cominci a sfornare post su post, intasti le dash altrui. Poi cominci a postare di meno, alcune immagini ti sono passate davanti agli occhi fin troppe volte, le novità vanno riducendosi. Cominci a tornare in te, ti accorgi che esiste anche altro sul web. Finisci per staccartene, poi un bel giorno ci ritorni tanto per fare. E si ripete tutto. Tumblr è tutto, in pratica. Puoi postare immagini e ribloggarle, ma anche citazioni, file audio e video, post o messaggi. Tutto! Lode a Tumblr, sicuro. Come dimenticare il FFUUU? il forever alone guy? il troll? Chi conosce Tumblr, sa di che parlo. :D

Anobii: ah beh, aNobii è aNobii e non si tocca. Si sballerà anche lui qualche volta, ma possiamo perdonarlo.

Goodreads: nuovo rivale del precedente, e sicuramente valido. Personalmente preferisco Anobii, principalmente perché ci sono affezionata, ed anche perché è il più "popolato" fra i due, per cui è più facile incontrare qualcuno con gusti simili. Goodreads promette bene, in ogni caso. Si sta estendendo piano piano e acchiappa sempre più utenti. Sicuramente ha più funzioni: puoi aggiungere citazioni, i gruppi ci sono anche lì, puoi fare quiz e trivia tanto per metterti alla prova, ho notato persino che è più vario nelle recensioni (o meglio, essendo tutto insieme, recensioni inglesi, francesi, spagnole e tutto quello che volete, è chiaramente più vario nel giudicare).  Magari in un futuro sarò dalla sua parte.

Last.fm: unico social network che conosco per la musica. Io lo uso per segnare gli ascolti, più che altro. Tant'è vero che sul sito stesso ci sto poco, però il programma è sempre attivo. Programma che comincia a fallare. In realtà in questo momento non mi funziona, e mi sono anche stancata. Da un giorno all'altro non ti prende più gli ascolti su un determinato software, anche se l'ha sempre fatto, e quindi è come se tu non stessi ascoltando niente. Che lo faccia una volta, okay. Che crashi più volte, allora no. Nervi.

Animelist: per gli otaku. Utile, anche lui ha avuto momentacci dal punto di vista delle crashate e non, però rimane sempre un buon strumento per segnare i progressi con anime e manga. E poi non so perché, ma la lista è adorabile.

Lookbook: per quando mi prende lo schizzo-fashion. Non attualmente, quindi non parlo da invasata. :D Carinissimo tanto per sbirciare gli armadi altrui, o comunque per guardare un po' il loro look. Sono contenta che si segua la moda, ma almeno per la maggioranza, si segua il proprio gusto.

Flickr: per i fotografi e gli appassionati di fotografia. Ci faccio un salto qualche volta tanto per dare un'occhiata alle nuove sfornate da parte dei fotografi apprendisti, che non deludono mai eh! Mi piace tantissimo il design del sito, tra parentesi. *_*

Per quanto riguarda il campo dei social networks credo di aver finito, ma sicuramente ho dimenticato qualcuno. Semmai dovessi ricordarvi, non vi dimenticherò! Onorable mentions a quelli che non possono essere definiti propriamente social networks: listography, livejournal, bookmooch (per lo scambio di libri, consigliatissimo!), formspring.

La postila promessa:


Io con le poltrone girevoli ho un rapporto conflittuale. O forse no. Diciamo che ho un rapporto conflittuale con le persone che mi guardano stare su una poltrona girevole. È che la gente non le capisce, le poltrone girevoli. Non capisce la parola girevole, delle poltrone girevoli. Le poltrone girevoli son girevoli per definizione. La gente mi guarda star su una poltrona girevole e dice Non potrebbe star fermo, quello lì, sulla poltrona girevole? ma son gente che non ha il senso del linguaggio, delle parole, del lessico, ché le poltrone girevoli son fatte così, per girare, per definizione, e se ti avessero dato una poltrona normale, fissa, allora ci sarebbe del senso a star fermi, ma se ti danno una poltrona girevole, se non la fai girare, secondo me le rendi un brutto servizio. Facile poi dopo criticare uno che sta su una poltrona girevole e la fa girare, ma secondo me, e dico secondo me così per ridere perché è un dato di fatto, secondo me se stai su una poltrona girevole e stai fermo, sei uno che non sa stare al mondo. E poi la poltrona girevole si offende. - Alessandro Bonino.

Ora che Alessandro mi ha fatto da portavoce, la mia mania per le sedie girevoli è GIUSTIFICATISSIMA. u_u

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