lunedì 27 giugno 2011

Lo zoom sulle cose.

Mi piace osservare nel dettaglio le cose. Proprio le cose nel senso vasto del termine. Per essere più chiari, mi piace a volte fare lo zoom sui dettagli di una cosa. Esempi? I quadratini del tessuto di un'asciugamano, come di una tenda, di una borsa, tutti i tessuti che vi vengono in mente. Se se ne guarda uno, poi lo si rifocalizza con quello vicino, e poi con quello ancora più lontano, assume una forma..elettrica? Giuro, sembra qualcosa di magnetico focalizzando l'insieme. Oppure un frammento della nostra pelle, gli spicchi delle iridi, la luce che si espande sulle cose di plastica, come se fosse una macchia; persino una minuscola parte di una pagina di libro, che se poi si guarda nell'insieme si notano le rughette. Tutti particolari del genere. Per un istante l'occhio si disabitua all'approccio abituale, e i particolari risaltano. Questa è la mia sensazione, almeno. Anche sui fili d'erba, per un istante se ne sente la ruvidità.

lunedì 16 maggio 2011

I social networks..e una postilla.

E' da un po' che ho in mente di fare un breve post sui social networks. Breve, non mi dilungherò troppo né su uno né sull'altro, una sorta di insieme di commenti. Facendo un resoconto ho notato che sono iscritta a parecchi di questi. Non è che sono una chiaccherona con un miliardo di interessi e con un sacco di amici, anzi. :D Però nel tempo man mano che navigo si sono accumulate le iscrizioni. Hmm..


venerdì 6 maggio 2011

Letture di Aprile.

Hello, guys. Visto che la mia vita ruota per una buona parte attorno ai libri, mi sembra giusto parlarne anche qui. :D Parto subito in quarta perché il tempo stringe, questa settimana ho i secondi contati. Stress, stress...stress.


venerdì 22 aprile 2011

Woody Allen.

Parlando di cinema e del mio regista preferito: il caro Woody. Premetto che ha fatto una caterva di film e che non li ho visti tutti, anzi. I film di Woody mi fanno stare bene, non lo so perché. Forse quell'aria intelligente e intellettuale che si respira, quell'aggirarsi sempre nelle strade della città, quella freschezza. Perché non si può dire che faccia film pesanti, anzi. Una cosa che adoro dei suoi film sono i momenti in cui i personaggi si riuniscono a parlare, e si sfocia in discussioni intellettuali che..sono l'elemento culminante nell'apprezzare Allen. Sono proprio quei momenti che mi fanno stare bene. Woody non è un'idiota, e si vede. Caspita che si vede. Curiosità di un particolare dei suoi film: avete mai notato che spesso almeno uno dei suoi personaggi balbetta? Credo che derivi dal suo personaggio, cioè il personaggio di Woody, per spiegarci meglio. E c'è sempre questo rimpianto di non poter essere un drammaturgo, hmm. Di film drammatici ho visto Interiors, il finale mi ha stregata. Bellissimo, poetico. Curioso più che altro è quello che ne è rimasto dentro di me dopo. Una profonda calma interiore, che si è dilungata per forse cinque-dieci minuti. Come se mi fossi immedesimata nel movimento del mare. "Il mare è così calmo", dice Joey, mi ricordo perfino la battuta finale. Grazie ad Allen ho scoperto e apprezzato Diane Keaton e Scarlett Johansson. Eh, Scarlett Johansonn mi piace. Recita bene, non si può dire il contrario. Io parlo di loro in qualità di attrici, la vita privata non mi interessa granché. Con Scarlett mi è piaciuto Scoop, è stato forse il mio primo film con questo regista. Anche se la Johansson sta meglio nella parte della calllliente. E' stata una grande anche Penelope Cruz in Vicky Cristina Barcelona. Forse, fra i visti, quello che mi è piaciuto di meno è stato Manhattan. Non ho ancora visto la chicca di Annie Hall, e ho trovato delizioso Melinda e Melinda. Anche lì un bel finale, e l'idea su cui gioca il film è stata interessante. Spesso mi ritrovo nelle riflessione di Woody e del suo personaggio, l'eterno confuso, paranoico. Mi sembra di sentir parlare me stessa quando parla il suo personaggio. Spesso scopro durante il film domande che mi sono sempre fatta (mi faccio molte domande). Forse è proprio questo sentirsi a casa che rende i suoi film sempre piacevoli, forse è proprio questo.

giovedì 21 aprile 2011

Paprika.

Ieri ero in cucina, alzo lo sguardo e noto che abbiamo la paprika. Ma davvero? Ma da quando? L'abbiamo sempre avuta? Oh God! Dopo questo spaesamento generale ho dedicato il mio pensiero proprio a lei, che mi piace tanto.
"La paprica (in ungherese paprika, significa peperone e indica quindi anche l'ortaggio, non solo la spezia) si ottiene dal peperone fatto seccare, liberato dalla parte interna bianca e macinato, è una delle spezie comunemente usate nella preparazione dei cibi."- Wikipedia.
Non voglio essere ripetitiva, ma io adoro la paprika. E la chiamerò paprika, non paprica. Perché fino a qualche minuto fa la chiamavo così, e non ho intenzione di ribattezzarla. Paprika è più fascinoso di paprica, paprica non ha sapore. A proposito del sapore: perché mi piace? Io credo che per i cibi (e spezie, tò) è sempre difficile dare un perché. Si tratta del quinto senso, il gusto. E' quasi impossibile saperlo. Ci proverò comunque. E' il sapore dolce e piccante allo stesso tempo, e sono ben fusi assieme. Non c'è un effetto secondario. Ha un colore bellissimo. Sulle patatine poi è una delizia, infatti di solito se devo prendere patatine..le prendo alla paprika. E la brava ragazza poi però ha la bocca che brucia tutta, bell'affare. 

Profonda domanda esistenziale.

Cioè: perché la cara sottoscritta ha aperto un blog? Ed è sicura che lo saprà curare o lo abbandonerà come tutti gli altri? Non posso garantire..niente. No dai qualcos..niente.
E chi sarebbe la sottoscritta? 
Eh. Le presentazioni: brutte. Mi tocca, mica posso fare la maleducata e venire qui senza nemmeno presentarmi. Anastasia, liceale classicista. Mi porto addietro 15 anni (azz, non posso neanche dire 15 e mezzo!) di vita. Frequentatrice assidua delle biblioteche, ritardataria che non si smentisce mai, praticante del fancazzismo con gran devozione.
Dopo il "who", passiamo al "what".
Cos'è questo? Un blog. Incredibile, eh? Non l'avreste mai detto. Più precisamente un ammasso di pensieri con capo e coda - almeno, credo che lo saranno per la maggior parte - che vanno a formare ..una parte della mia persona. Spazierò dai libri alle cretinate più assurde, una riunione di tutto quello che mi piace. Questo non è un diario. Perché non sono capace di tenere diari.
Perché compiere questo atto?
Non so esattamente perché ho aperto un blog. Mi è venuta la voglia e l'ho fatto, non è affatto il risultato di profonde riflessioni. Un gesto molto avventato, anzi. In ogni caso avevo da un po' la voglia di aprirne uno, ma non mi sono mai decisa. E se poi me ne pento? Hm, allora giustifichiamola così: qui vivrà verrà.